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Suggerimenti
 
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Cadore Comelico:
01

Vecchia strada della Valle (Google Earth)

Descrizione
02 Auronzo - Danta - Auronzo (Google Earth) Descrizione
03 Auronzo - Val Visdende - Auronzo Descrizione

04

Auronzo - Comelico - Casera Razzo - Auronzo (Google Earth)

Descrizione

05

Auronzo - Passo S.Antonio - Auronzo (Google Earth)

Descrizione

06

Auronzo - Pian de Sera - Auronzo

Descrizione

07 Auronzo - S. Stefano - Padola - Auronzo (Google Earth)

Descrizione

08 Auronzo - strada Panoramica del Comelico - Auronzo

Descrizione

09 Auronzo - Presenaio - Auronzo

Descrizione

10 Casada - Panoramica del Comelico + Stallone di Costa (Google Earth)

Descrizione

11 Campitello - Passo Silvella - Nemes - Campitello (Google Earth)

Descrizione

12 Misurina - Monte Piana - Lago Antorno - Misurina (Google Earth)

Descrizione

13 Forcella Cibiana - Monte Rite - Forcella Cibiana (con fotografie) (Google Earth)

Descrizione

14 Val Visdende - Giro delle Malghe

Descrizione

  

Pusteria/Austria:

A01 San Candido - Lienz - San Candido

Descrizione

A02 Monguelfo - S. Maddalena Val Casies - Monguelfo

Descrizione

A03 Carbonin - Prato Piazza - Villabassa - Dobbiaco - Carbonin

Descrizione

  

Cansiglio:

B01

S. Anna - Vallorch - S. Anna

Descrizione

B02 Tambre - Cansiglio - Passo della Crosetta - Tambre

Descrizione

B03 Tambre - Pian Rosada - Valle Scura - Crosetta - Tambre

Descrizione


 

01 - Vecchia strada della Valle (Auronzo)

Km perc.

vel. media

tempo (*)

vel. max

Cima Gogna Vecchia strada della Valle - punto non definito - Cima Gogna

6.00

--.--

--.--.--

45.2

Giretto tranquillo (lontano dal traffico), non faticoso, in una valle un po' selvaggia, peccato sia molto breve.
Fate attenzione alla strada, c'è qualche voragine e molti sassi sulla carreggiata.
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02- Auronzo - Danta - Auronzo

Km perc.

vel. media

tempo (*)

vel. max

Auronzo - Cima Gogna - S. Stefano - Casada - Danta - Auronzo

32.87

15.67

02.05.50

80.2

Giro su strada tutta asfaltata, prima attraverso la vecchia strada della valle verso Santo Stefano (chiusa la traffico); dalla fine della strada della valle fino a Casada strada trafficata.
Da Casada fino a Danta e poi giù ad Auronzo traffico praticamente assente.
L'unica bella salita si trova fra Casada e Danta ma per fortuna è quasi tutta all'ombra.
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03 - Auronzo - Val Visdende - Auronzo

Km perc.

vel. media

tempo (*)

vel. max

Auronzo - Cima Gogna - S.Stefano - Campolongo (sx Piave) - Presenaio (sx Piave)- Val Visdende - Forcella Zovo - Costalta - Mare - Campolongo (dx Piave)- S.Stefano - Cima Gogna - Auronzo

56.43

13.77

04.05.53

57.0

Da Auronzo all'imbocco della strada per Val Visdende il tragitto è una passeggiata e per la maggior parte lontano dal traffico. La salita che porta a Cima Canale è un po' dura ma non molto lunga, pianeggiante poi fino all'inizio della strada sterrata che porta alla Forcella Zovo, 2/3 km di sterrato non molto ripido. Ripida invece la discesa (asfaltata) che porta a Costalta, da qui poi ancora giù fino a Mare; da Mare ad Auronzo la solita passeggiata.

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04- Auronzo - Comelico - Casera Razzo - Auronzo

Km perc.

vel. media

tempo (*)

vel. max

Auronzo - Cima Gogna - S. Stefano - Campolongo (sx Piave) - Forc. Lavardet - Casera Razzo - Valico di Cima Campigotto - Laggio - Pinie - Tre Ponti - Cima Gogna - Auronzo

50.00

--.--

--.--.--

66.2

Giro molto bello, quasi tutto lontano dal grande traffico, molto vario come fondo stradale, discretamente lungo ma non esagerato, abbastanza duro, belle salite che si alternano a tratti più' dolci. Veramente bello.
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05 - Auronzo - Passo S.Antonio - Auronzo

Km perc.

vel. media

tempo (*)

vel. max

Auronzo - Passo S. Antonio - Auronzo

17.2

--.--

--.--.--

85.6

Tutto in salita, un po' noioso, abbastanza faticoso, tutto asfalto, tragitto abbastanza corto. Non è molto bello come giro.
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06 - Auronzo - Pian de Sera - Auronzo

Km perc.

vel. media

tempo (*)

vel. max

Auronzo (via Cella) - Ex miniera Argentiera - Pian de Sera - Ponte Da Rin - Auronzo (via Cella)

28.2

--.--

--.--.--

55.4

Giro abbastanza carino, non molto lungo, purtroppo per una buona parte sulla SS 48 con relativo traffico, poi dalla miniera si prosegue su sterrato sulla dx Ansiei per un tratto strada è riaperta al traffico, anche se questo è molto ridotto.

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07- Auronzo - S. Stefano - Padola - Auronzo

Km perc.

vel. media

tempo (*)

vel. max

Auronzo - Cima Gogna - S. Stefano - Casada - Candide - Dosoledo - Padola - Passo S. Antonio - Antonio

36.5

--.--

--.--.--

80.1

Giro molto tranquillo, niente sterrato, quasi tutto su strada aperta al traffico, salvo il vecchio tratto della strada della Valle.
L'unico tratto relativamente faticoso è quello che da Padola porta al passo.

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08- Auronzo - strada Panoramica del Comelico - Auronzo

Km perc.

vel. media

tempo (*)

vel. max

Auronzo - Cima Gogna - S. Stefano - Casada - Sega Digon - Costa - Costalissoio - Costalta - Mare - S. Stefano - Cima Gogna - Auronzo

53.36

15.97

03.20.28

64.7

Giro su strada tutta asfaltata, prima attraverso la vecchia strada della valle verso Santo Stefano (chiusa la traffico), poi dopo Sega Digon con un bel panorama sul Comelico nel tratto Costa-Costalta;da Sega Digon a Presenaio traffico praticamente assente, giro quasi tutto al sole Non ci sono salite pesanti da fare salvo il tratto fra Sega Digon e Costa dove ci si porta in quota abbastanza rapidamente, ma la salita non è lunghissima. Unico difetto: da Presenaio a S. Stefano e poi Casada la strada è abbastanza trafficata.

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09 - Auronzo - Presenaio - Auronzo

Km perc.

vel. media

tempo (*)

vel. max

Auronzo - Cima Gogna - S. Stefano - (dx Piave) Campolongo - Presenaio - (sx Piave) Mare - Campolongo - S. Stefano - Cima Gogna - Auronzo

37.73

21.81

01.43.49

55.5

Giro su strada tutta asfaltata salvo il tratto S. Stefano - Presenaio in dx Piave; un bel tratto in assenza di traffico: la vecchia strada della valle ed il tratto S. Stefano - Presenaio in dx Piave. Assenza totale di grandi salite e discese. Unico difetto: da Presenaio a S. Stefano la strada è abbastanza trafficata.

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10 - Casada - Panoramica del Comelico + Stallone di Costa

Km perc.

vel. media

tempo (*)

vel. max

Casada - Sega Digon - Costo - Stallone di Costa - Costa - Costallissoio - Costalta - Mare - S. Stefano - Casada

28.51

14.22

02.00.17

62.8

Giro su strada tutta asfaltata salvo il tratto S. Stefano - Casada in sx Padola; per la maggior parte con traffico quasi assente: Sega Digon - Mare; senza traffico: S. Stefano - Casada.
Salite:
1) da Sega Digon ci si porta in quota abbastanza rapidamente.
2) da Costa allo Stallone ..... SALITA!
Solito difetto: da Mare a S. Stefano la strada è abbastanza trafficata.
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11 - Campitello - Passo Silvella - Nemes - Campitello

Km perc.

vel. media

tempo (*)

vel. max

Campitello - Sega Digon - Passo Silvella - Malga di Nemes -  Passo Monte Croce Comelico - Sega Digon - Campitello

47.31

9.81

04.49.07

52.9

Partiamo da Campitello (m. 976), frazione di S. Nicolò di Comelico, e saliamo lungo la statale fino a Sega Digon (m. 1115). Qui prendiamo la strada sulla destra che, in leggera salita, ci porta alla Cappella dei Caduti di Cima Vallona (m. 1214). Prendiamo a sinistra la strada che costeggia il torrente Digon e che ci porta comodamente a Pian de la Mola (m. 1458). Proseguiamo dritti; dopo un primo tratto di lieve pendenza, in prossimità dell'ultimo ponte sul torrente Digon (m. 1645), la strada, in parte sterrata, sale rapidamente alla casera Silvella (m. 1827). Pedaliamo tra verdi pascoli lungo un sentiero sterrato e saliamo fino al Passo di Silvella (m. 2329) da cui si gode una vista fantastica sui monti circostanti. Qui continuiamo lungo il sentiero 146 e scendiamo fino alla malga di Nemes (1890): il sentiero sterrato, che all'inizio risulta ripido e abbastanza impegnativo, diventa poi pianeggiante e comodo. Dopo una piacevole sosta al Rifugio, proseguiamo lungo il sentiero 131 fino al Passo Monte Croce Comelico (m. 1636). Infine prendiamo la statale che in poco tempo, dopo aver attraversato Dosoledo, Candide e Sega Digon, ci riporta a Campitello (m. 976).
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12 - Misurina - Monte Piana - Lago Antorno - Misurina

Km perc.

vel. media

tempo (*)

vel. max

Misurina - Monte Piana - Lago Antorno - Misurina

14.92

9.49

01.34.20

63.6

Partendo dal piazzale della seggiovia che porta a Col de Varda (m. 1750), imbocco il sentiero sul lato sinistro del lago, in modo da evitare il traffico; il sentiero è sufficientemente largo, molto comodo per le MTB, ed inoltre da questo lato si possono ammirare degli angoli veramente incantevoli. In prossimità dell'albergo Miralago il sentiero si ricongiunge alla strada asfaltata che giunge dal lato destro del lago; su questa si procede fino all'incrocio presso il ristorante Genzianella dove si incontrano, oltre quella che sto percorrendo, la strada per il lago Antorno/Tre Cime di Lavaredo, quella che proviene dalla SS 48 bis e quella che sale a monte Piana.
Superata la stanga che blocca l'accesso alle auto, imbocco quest'ultima. Per i primi 3/5 la strada si alza di quota in modo non eccessivo (circa 100 metri). Il panorama è favoloso, sicuramente il più bel giro che si possa fare in MTB nel comune di Auronzo su strada chiusa al traffico. Gli ultimi 2/5 di strada sono però decisamente ripidi, da 1850 metri si arriva ai 2205 metri del rifugio Bosi (355 m in circa 2 - 2,5 km) dopo un'ora abbondante e 7.30 km. Mentre si sale si possono ammirare i Cadini di Misurina, il Cristallo, le Tre Cime di Lavaredo, la Croda Rossa, le Marmarole, il Sorapiss, la Croda dei Toni, ecc. ecc.; questi nomi fanno intendere subito quale sia il panorama salendo da Misurina che può sempre essere ammirata in fondo, adagiata lungo il lago. Arrivati in cima c'è la possibilità di percorrere i sentieri di Monte Piana, io però opto per il ritorno a fondovalle. Ripercorro la strada fino a quota 2055 (dove ci sono i 4 segnali, uno sopra l'altro), lascio la strada e prendo il sentiero n° 122. Quest'ultimo non è molto adatto per la MTB, è più un percorso da ciclo cross; comunque, essendo quasi tutto in discesa, è fattibile prestando però attenzione alle radici, ai sassi e alle buche. Arrivato nei pressi di forcella Bassa (m 1880) rischio di sbagliare strada e di ritornare sul percorso fatto all'andata. Torno indietro di pochi metri e vedo il sentiero corretto, non il 119 che mi avrebbe portato al casello delle Tre Cime, ma un altro che si mantiene più a sud (più alto). Il percorso, che si snoda attraverso vari saliscendi nel bosco, è spesso reso difficile dalle molteplici radici presenti; riesco comunque a percorrerlo senza mai scendere dalla bici. Finalmente arrivo a monte del lago Antorno, prendo la strada che scende dalle Tre Cime di Lavaredo, costeggio il lago e poi, dopo una rapida discesa, arrivo di nuovo al bivio presso il ristorante Genzianella. Proseguo fino alla SS 48 bis e,  dirigendomi verso Misurina (stando però sul lato destro del lago), arrivo al posteggio della seggiovia.
Veniamo ora agli aspetti negativi:
1) la strada è chiusa al traffico ma ci sono le navette che portano in cima i turisti; queste, sapendo di non incontrare auto e di avere tutta la strada (che è stretta) per sé, vanno veloci; fare dunque molta attenzione, soprattutto in prossimità delle curve.
2) La strada è quasi del tutto priva di protezioni laterali; se questo non è un problema salendo potrebbe esserlo quando si scende e si prende velocità, soprattutto nella parte alta.
3) L'aspetto decisamente più negativo e sgradevole: la strada per Monte piana è chiusa al traffico, non solo per le auto, ma anche per le biciclette; ci sono dei cartelli che non lasciano dubbi su questo (vedi foto), dunque le navette non si aspettano di trovare delle biciclette dietro le curve!!!!!!!!!
Visto che siamo in argomento, ricordo anche che è vietato fare il giro del lago di Auronzo in bicicletta durante la stagione estiva.
Probabilmente ci saranno delle motivazioni dietro questi provvedimenti, peccato. Per chi non volesse rischiare la multa, ci sono due percorsi con caratteristiche simili (anche se non con panorami così belli) posti in comuni che favoriscono gli appassionati di MTB invece di contrastarli: il Monte Rite in Cadore e la salita da Carbonin a Prato Piazza nel vicino Alto Adige/Sud Tirolo.

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13 - Forcella Cibiana - Monte Rite - Forcella Cibiana

Km perc.

vel. media

tempo (*)

vel. max

Forcella Cibiana - Monte Rite - Forcella Cibiana

15.41

7.98

01.55.45

46.3

Partiamo nei pressi del Rifugio Remauro sul Passo Cibiana (m. 1536) e imbocchiamo la vecchia strada militare; dopo quasi 8 km di fondo sterrato in costante salita, arriviamo sulla sommità del Monte Rite (m. 2183). Da qui si gode uno splendido panorama a 360°: il Centro Cadore, la Val del Boite fino a Cortina, l'Antelao, il Pelmo in tutta la sua maestosità, la Val Zoldana, ecc..
Dopo aver visitato la fortificazione della Prima Guerra Mondiale che ora ospita il Museo nelle Nuvole di R. Messner, riprendiamo la discesa fino al Passo Cibiana.

Torna in alto     [Fotografie]


 

14- Val Visdende - Giro delle Malghe

Km perc.

vel. media

tempo (*)

vel. max

Pra Marino - Strada delle malghe - Pra Marino

33.23

8.88

03.44.20

49.1

Il “giro delle malghe” è un percorso panoramico di circa 30 km che, attraverso un lungo saliscendi di boschi e pascoli, tocca sette vecchie malghe della Val Visdende, tuttora funzionanti.
Si parte da Pra Marino (m 1288), lungo la Val Visdende e, dirigendosi verso nord lungo un primo tratto di strada asfaltata e poco pendente, si arriva al bivio Ciadon dove si imbocca il sentiero n. 170 (Strada delle Malghe) vietato alle auto.
L’asfalto, quando la pendenza è maggiore, si alterna allo sterrato, quando è più dolce; dopo una serie di tornanti si giunge alla prima malga, Casera Dignas (m 1686).
Proseguendo, la valle si apre in tutta la sua bellezza e la vegetazione si fa sempre più rada; dopo un tratto pianeggiante, una dura salita porta alla seconda malga, Casera Campobon (m 1950).
Uno sguardo all’indietro verso la corona di montagne che ci circonda: M. Schiaron, completamente erboso, le Crode dei Longerin, il M. Cavallino e il M. Palombino. Dopo un falsopiano, da cui si gode una bella vista sulla Val Visdende e sui prati di Pra Marino, costeggiando la montagna si arriva alla terza malga, Casera Cècido (m 2014).
Proseguendo sempre in costa, su tratti pianeggianti, falsipiani, alcune discese, si giunge alla quarta malga, Casera Manzon (m 1890).
Si continua lungo il sentiero n. 170 che a questo punto è molto discontinuo: tratti stretti, erbosi, che poi si allargano, salite con contropendenze, dure rampe che si alternano a ripide discese. Dopo un tratto sterrato in salita si arriva alla quinta malga, Casera Chiastelin (m 1968).
Di fronte si staglia il M. Peralba, ormai vicinissimo; dopo una discesa ricomincia una dura salita; si arriva alla quota più alta, m 2030, sul ponticello in legno che attraversa il Rio Val Grande. A questo punto inizia la discesa lungo un tratto ripido e ghiaioso che porta a Casera Antola (m 1872), la sesta malga.
Si scende all’interno di un bosco, il fondo si fa a tratti erboso e sassoso; si arriva alla Malga Chivion (m 1745), settima ed ultima della serie.
Scendendo all’interno del bosco, su un tratto scorrevole alternato da tornanti, si ritorna al punto di partenza, sulla piana di Val Visdende. Se si volge lo sguardo sulla destra si riconosce l’intero giro fatto.

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A01 - San Candido - Lienz - San Candido

Km perc.

vel. media

tempo (*)

vel. max

San Candido - Lienz (Piscine) - San Candido

89.03

17.61

05.03.17

52.0

Un bel giro: l'andata è molto facile essendo quasi tutto in leggerissima discesa, il ritorno è un po' faticoso, anche perché si fanno sentire i km che alla fine sono 89.03, vale la pena farlo. Pendenza media: 1%; pendenza massima: 6%
E' praticamente tutto su pista ciclabile e quasi sempre lontano dalle strade salvo pochi "contatti".
Per i "meno" allenati c'è la possibilità di tornare a San Candido in treno. Le ferrovie austriache mettono a disposizione varie corse giornaliere con carri merci per caricare le biciclette. E' sicuramente il mezzo preferito dalla maggioranza per ritornare in Italia.

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A02 - Monguelfo - S. Maddalena Val Casies - Monguelfo

Km perc.

vel. media

tempo (*)

vel. max

Monguelfo - S. Martino - S. Maddalena - S. Martino - Monguelfo

40.17

15.90

02.31.26

71.3

Da Monguelfo (1087 s.l.m.) prendiamo la ciclabile che attraversa la Val Casies. E' una strada  panoramica, asfaltata e in parte sterrata, che inizia costeggiando il Castel Monguelfo (posto all'imboccatura della valle), prosegue lungo il Rio di Casies attraversando vaste distese di prati,  pascoli e boschi. La pista riprende in parte la vecchia statale che attraversa la valle e in parte strade  boschive o secondarie; il percorso è leggermente in salita fino a S.Martino (1243 s.l.m.). Arriviamo a S.Maddalena (1398 s.l.m.) e continuiamo fino a S.Anna. Da qui prendiamo la nuova strada statale che in poco tempo ci riporta a Monguelfo. La ciclabile è praticamente sempre lontana dal traffico, unico aspetto negativo è che in alcuni punti non è ben segnalata. Unico dislivello degno di nota è quello alla fine della valle, che in pochi km porta fino a S. Maddalena.

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A03 - Carbonin - Prato Piazza - Villabassa - Dobbiaco - Carbonin

Km perc.

vel. media

tempo (*)

vel. max

Carbonin - Prato Piazza - Bivio per il lago di Braies - Villabassa - Dobbiaco - Carbonin

46.22

13.51

03.25.10

77.0

Da Carbonin (1438 s.l.m.) andiamo in direzione di Cortina e, dopo circa 600 metri, prendiamo a dx la strada sterrata che si snoda lungo la Val di Specie. Dopo 7 km di salita costante, attraverso il bosco, arriviamo a Prato Piazza (2004 s.l.m.), un bellissimo valico prativo in vista della Croda Rossa, del Cristallo e dei Cadini di Misurina. Dopo una sosta rigenerante al Rifugio Vallandro, proseguiamo lungo la discesa asfaltata e trafficata che ci porta prima a Ponticello (1468 s.l.m.) e poi a Corte (1206 s.l.m.), dove incrociamo la strada che porta al Lago di Braies. Noi proseguiamo verso nord e, dopo circa 300 metri, ci immettiamo a dx sulla ciclabile che, attraverso boschi e prati, ci porta a Villabassa (1157 s.l.m.); poi, attraversando Bagni Pian di Mala (1240 s.l.m.), arriviamo alle porte di Dobbiaco (1200 s.l.m.). Costeggiamo il Rienza e giungiamo al Lago di Dobbiaco (1258 s.l.m.). Riprendiamo, in parte sulla ciclabile e in parte sulla statale, e rientriamo a Carbonin.

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B01 - S. Anna - Vallorch - S. Anna

Km perc.

vel. media

tempo (*)

vel. max

S. Anna - Vivaio - Campon - Pian Cansiglio - Vallorch - Pian Cansiglio - Campon - Vivaio - S. Anna

22.00

--.--

--.--.--

45-9

Giro piacevole, non molto faticoso, senza grandi salite, in mezzo alla foresta per una parte e per l'altra attraverso l'altopiano. Percorso che si alterna fra leggere salite, tratti pianeggianti e qualche discesa.

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B02 - Tambre - Cansiglio - Passo della Crosetta - Tambre

Km perc.

vel. media

tempo (*)

vel. max

Tambre - Vivaio - Canaie - Campon - Pian Cansiglio - Passo della Crosetta - strada Forestale (dir. Candaglia) - campo da Golf - Pian Cansiglio - Spert d'Alpago - Tambre

38.54

15.28

2.31.18

59.9

Partenza da Tambre su strada asfaltata e subito salita fino a S.Anna. Da S.Anna andiamo verso il Cansiglio passando per Vivaio (strada secondaria, poco trafficata e quasi sempre pianeggiante). A Campon ci immettiamo sulla statale 422, attraversiamo Pian Osteria e poi arriviamo sull'altopiano del Cansiglio, da qui proseguiamo in leggera salita fino al passo della Crosetta; ritorniamo indietro per la strada forestale (chiusa al traffico e sterrata). Poco prima di arrivare in Candaglia prendiamo una lunga e ripida discesa (asfaltata) diretta nuovamente all'Altopiano, nei pressi del campo da golf. Ripresa la statale torniamo a Campon e da qui proseguiamo per Spert d'Alpago e poi Tambre.

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B03 - Tambre - Pian Rosada - Val Scura - Crosetta - Tambre

Km perc.

vel. media

tempo (*)

vel. max

Tambre - S. Anna - Vivaio - Canaie - Pian Rosada - strada Forestale (sent. Alpago Natura) - Val Scura - Candaglia - Crosetta - Pian Cansiglio - Pian Osteria - Spert - Tambre

38.29

13.88

02.45.27

59.2

Partenza da Tambre (922 s.l.m.) su strada asfaltata e subito salita fino a S.Anna (1002 s.l.m.) lungo la strada dei Piai. Da S. Anna andiamo verso la foresta del Cansiglio passando per Vivaio (strada secondaria, poco trafficata e quasi sempre pianeggiante) e Canaie. A Pian Rosada (1053 s.l.m.) ci immettiamo sulla strada forestale (chiusa al traffico e sterrata) e, dopo essere saliti fino ad una quota di 1082 metri, scendiamo fino a trovare il bivio tra Valmenera e Val Bona (991 s.l.m.). Riprendiamo la salita lungo la Valle Scura con direzione Crosetta (strada forestale, abbastanza ripida con fondo di sassi, dislivello notevole) e ci innalziamo fino a 1247 metri. Al bivio tra Candaglia e Crosetta optiamo per la seconda destinazione, dopo circa 6 km di strada sterrata e leggermente in discesa arriviamo al Passo della Crosetta (1118 s.l.m.). Prendiamo la statale 422 e attraversando l'altopiano del Cansiglio, Pian Osteria, Campon, Spert d'Alpago, rientriamo a Tambre. Il giro si sviluppa a cavallo delle province di BL, TV e PN.

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(*)   E' calcolato solo il tempo effettivo di pedalata, sono escluse soste, pause, ecc. ecc.

 


 
.... e quello che segue sono io in mountain bike.....
   

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