Cognomi
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ORIGINE DEI COGNOMI
DI AURONZO. Sono considerati
solo quelli "storici" (*) |
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Barnabò [origine]
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Boite - Buoite - Da Buoite [origine]
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Bombassei [origine]
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Burubù [origine]
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Caldart [origine]
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Cattaruzza [origine]
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Cella [origine]
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Chiarelli [origine]
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Cibien [origine]
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Corte - Da Corte [origine]
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Da Giau [origine]
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Da Ponte [origine]
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De Filippo [origine]
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De Florian [origine]
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De Lazzer [origine]
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De Luca [origine]
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De Martin [origine]
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De Zorzi [origine]
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Doriguzzi [origine]
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Felice [origine]
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Frescura [origine]
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Frigo [origine]
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Giacobbi [origine]
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Giuseppini [origine]
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Golin [origine]
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Gregori [origine]
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Larese - Larice [origine]
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Longo [origine]
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Macchietto [origine]
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Manaigo [origine]
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Marini [origine]
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Molin [origine]
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Monti [origine]
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Oliverio [origine]
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Pais [origine]
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Perin [origine]
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Piasentini [origine]
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Rizzardi [origine]
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Ronzon [origine]
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Soravia [origine]
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Stabiner [origine]
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Vecellio [origine]
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Zamberlan [origine]
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Zandegiacomo [origine]
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Zardùs [origine]
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Zangrando [origine]
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Zulian [origine]
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Barnabò - Originario da Ospitale di
Cadore (anno 1380). Un ramo si trasferì a Valle di Cadore e un altro a
Domegge. Da Domegge Marco Barnabò venne in Auronzo verso il 1850, per
aprirvi un negozio (nella vecchia casa che poi ospitò la bottega di
Costante Bombassei, in piazza di Villapiccola). Morto Marco nel 1861, il
negozio venne tenuto dal figlio maggiore Luigi, fino alla maggiore età di
Angelo di Marco (nato nel 1857 ); questi poi assunse la direzione e portò
il negozio a Villagrande. Angelo di Marco sposò Maddalena Girardis da S.
Stefano di Cadore.
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Boite o Buoite
o Da Buoite - Nel 1404 Girardello (diminutivo di Gerardo) de Boite
proveniente dall’Oltrechiusa è già cittadino d'Auronzo e partecipa al
laudo. Morì prima del 1456.
Soprannomi: Stella.
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Bombassei - In un atto del 24
novembre 1402 è ricordato “Domenico Bonmassari de Auroncio” quale
marigo della regola. Don Pietro Da Ronco crede che il cognome derivi da
"bon e massari", cioè buon massaro (il massaro era il cassiere
del comune o della regola), ma noi [G. Fabbiani, ndr] riteniamo sia più probabile derivi da
"bombace", tardo " bambax - acis" e che quindi l'origine del cognome sia da
trovare nel negozio di cotonate, tele o mercerie. Bombassei Vettor (*)
deriva
da un Vittore nato nel 1752 dai coniugi Simone Bombassei e Orsola Vettor
di Gera.
Soprannomi: De Bona, Toffolon, Gonella,
Moma, Mime.
(*)
Il cognome
corretto è Bombassei Vittor, ma, a seguito di un discutibile tentativo di
‘nobilizzarlo’ in de Vettor, in un periodo storico compreso
approssimativamente tra gli anni 1950 e 2000, si trova anche con la forma
errata Bombassei Vettor. La particella nobiliare "de" ha trovato spazio
nell’anagrafe ecclesiastica, ma non in quella civile.
Segnalazione
fatta nel dicembre 2005 da Tommaso Bombassei Vittor fu Giovanni e di
Giovanna Vecellio Del Monego.
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Burubù Giuseppe fu Angelo, da
Venezia, venne quassù quale impiegato presso la pretura e nel 1869 sposò
Filomena Larice fu Natale.
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Caldart Pietro, da
Belluno, nel 1903 venne ad Auronzo impiegato nell'azienda elettrica
comunale.
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Cattaruzza - E' un diminutivo del nome Caterina. Venne da
Valle di Cadore verso il 1450. A Valle la famiglia esisteva nel 1379. A
Villapiccola si sarebbe trasferito Floriano quondam Giovanni detto di
Catarucia, di Cataruza o di Chataruza, che nel 1495 faceva il precone
(messo, cursore) del comune di Auronzo. Viveva ancora il 9 febbraio 1524 quando stipulò un contratto di vendita. A Valle il
cognome scomparve nel 1574.
Soprannomi: Capo, Cargnel, Cecilia, Checcone, De Lugan, De
Paola, Dorigo, Moletta, Ludovico, Pino.
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Cella - Vicino alla chiesa di
S. Caterina esisteva un tempo
un eremitaggio, forse una casetta di una sola stanza chiamata " cella" ove
viveva un eremita. Accanto alla chiesa della B. V. della Molinà sussiste
tuttora un simile heremitorium. Quello di S. Caterina è documentato in atti del 13 giugno 1403 e del 21 giugno 1423. Dall'esistenza della
"cella" nacque probabilmente il nome della località.
Il 5 maggio 1295 (pergamena dell'arch. comunale di Auronzo) Richerio de
Cella è ricordato come proprietario di una "presa" di Tarlisse ( allora
Antalissis). Il 20 aprile 1321 Giacomino e Pietro de Cella intervengono
all'approvazione del laudo del comune di Auronzo. Sono questi i più
antichi personaggi della famiglia Cella. Però da Cella di Ovaro in Carnia, venne a Villapiccola Biagio di Daniele, che ottenne
la cittadinanza cadorina il 18 giugno 1525 e che venne indicato poi come
Biagio da Cella, dal suo paese di origine. Così i Cella d'Auronzo sono di
due origini.
Soprannomi: De Dan, Sartor, Pierantone.
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Chiarelli Bortolo fu Angelo, da
Belluno, venne in Auronzo quale maestro elementare e nel 1890 sposò
Florinda Zandegiacomo fu G. Maria, pure insegnante.
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Cibien Pietro fu Francesco, da Belluno, venne ad Auronzo e
nel 1878 sposò Angela Larice de Santo di Eugenio.
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Corte e Da Corte - Fin verso il 1600 c'erano solo famiglie
Da Corte, poi qualcuna tralasciò il "da" e oggi si hanno
famiglie Corte e Da Corte. Nel 1350 c'era già ad Auronzo un loco "dicto
ad cortes", ora detto Via Da Corte. Dalla località venne il cognome.
Nel 1460 era marigo Giacomo de Corte. Un ramo si dice de Metto da un
Giacometto Corte che potè prestare al comune mille ducati e che nel 1619
era già morto. A Villapiccola abita la sola famiglia Corte Sualon.
Soprannomi Corte: de Checco, Diano, Metto, Sualon, Bai, Coi, Levou,
Carlone, Corinello, Pause.
Soprannomi dei Da Corte: Vecino, Zandatina, Cavalier, Seren.
Altri: De Vido, Monego.
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Da Giau - E' cognome di Valle e di Venas. Giuseppe Da Giau
di Francesco nel 1860 venne in Auronzo a vendere cappelli e nel 1884
sposò Rosa Zardus di G. Antonio. Gli antenati di Giuseppe Da Giau fu
Francesco si possono trovare su questo sito: Genealogia
di Roberto Piccioli
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Da Ponte - Perché la famiglia abitava presso il ponte sul
rio di S. Rocco. "Vecello de Ponte vel de Roia", viveva nel
1295. Zanino de Ponte nel 1304 è marigo del comune.
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De Filippo - II 22 ottobre 1478 Filippo de Riedo vende
metà d'un prato e di un fienile che possiede in Tornede a Giovanni Piloni
di Pieve. In altro documento del 1487 è detto Filippo Riedo. Riedo in
cadorino vuoi dire erede o anche fanciullo, figlio in quanto destinato ad
ereditare i beni di famiglia e don Pierto Da Ronco trova la spiegazione del
soprannome Riedo quando in un atto del 1495 trova "Philippus haeres
q. Bartholomei q. Thomasii de Chiasura". In altro documento del 1504
si trova Philippus haeredis. Filippo ebbe due figli: uno nel 1536 è detto
Jacobus Philippi Riedo, ma nel 1548 viene chiamato ormai Jacobus Philippi
ed era capitano della centuria d'Auronzo delle Cèrnide. L'altro figlio è
chiamato nel 1554 Bartolomeo Philippi, nel 1555 invece Bartolomeo de
Philippo, anche lui in questo anno capitano della centuria.
Soprannomi: Benvegnuda, D'Andrea, de Grazia, Della Nonna, Roia.
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De Florian - Il primo che si conosca è Nicolo de Floreano
vivente nel 1558.
Soprannomi: D'Andrea, Fania.
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De Lazzer Isidoro nel gennaio 1947 venne in Auronzo da
Rocca Pietore. Ha fondato un piccolo stabilimento di tessitura a Tarin.
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De Luca - Nel 1464 Luca è ricordato come possessore d'un
fondo ed è detto Lucas Gravolini figlio di Gravolino. Vendramino fu
Gravolino nel 1404 è marigo d'Auronzo e partecipa alla formazione del
laudo del 4 maggio 1404. Nel 1525 troviamo Andreas de Luca de Gravolino.
Soprannomi: Gobbo, Londa, Ros.
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De Martin - Un Pietro de Martino viveva a Domegge nel 1360.
G. B. De Martin venne verso il 1850 in Auronzo a fare il calzolaio col
figlio Giuseppe, questi sposò Colomba De Zorzi di Michele di Auronzo.
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De Zorzi - Nel 1617 Antonio Zorzi era laudadore del comune
d'Auronzo. In origine era de Giorgio, poi de Zordo, de Zorzo e De Zorzi.
Soprannome: Naco.
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Doriguzzi - Un Dorigutius de Anta viveva nel 1526. Giacomo
di Andrea Doriguzzi scese in Auronzo nel 1725 quale agente di Florio Poli
e la sua discendenza in Auronzo si estinse nel 1900. Nel 1875 Federico di
G. B. Doriguzzi Bozzo scese da Danta in Auronzo e vi sposò Caterina
Larese de Santo.
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Felice - Luigi Felice di Michele venne da Cella (Ovaro, in
Carnia) subito dopo il 1860 per fabbricare laterizi (coppi) e in Auronzo
sposò Marianna Dolmen di Pelos.
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Frescura - Friscura di Grea nel 1373 era già morto, ma era
vivo suo figlio Gabriel q. Friscura. Nel 1817 Carlo di Carlo Frescura da
Grea di Domegge venne in Auronzo con la moglie Margherita Coffen e col
figlio Grazioso Antonio.
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Frigo è cognome che deriva da Federico; un Frigus q.
Joannis de Catto nel 1452 era giurato del comune, cioè vigilava sui pesi
e sulle misure per impedire imbrogli. Suo padre Joannes Catonis partecipò
alla formazione del laudo del 4 maggio 1404.
Soprannomi: Belello, Comelian,
Mosca, Orlando, Pinterle, Turco, Sampogna.
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Giacobbi - In origine si diceva Jacobi alla latina;
originaria di Pieve (a. 1250 circa). Nel 1555 Giovanni Giacobbi si
trasferì a Calalzo. Verso il 1880 Antonio Giacobbi di Innocente passò ad
Auronzo per aprirvi negozio e ivi sposò Angelica di Giuseppe Bombassei
Vettor.
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Giuseppini Francesco nel 1881 venne ad
Auronzo.
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Golin - Discende dal nome Ugolino che in Auronzo s'incontra
già nel 1371. Il cognome forse proviene da Ugolino de Bella che nel 1464
era vivo e nel 1468 era già morto.
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Gregori - Nel 1431 viveva a Vodo Gregorius faber. Andrea
Gregori di Bernardo da Vodo venne in Auronzo in casa dello zio monsignor
Gabriele Gregori, pievano, e nel 1888 sposò la maestra Giacinta Vecellio.
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Larese e Larice - C'era una località di Villapiccola detta
"a Lares", certamente perché vi abbondavano i larici: da questa
presero il cognome gli abitanti del luogo. L'8 dicembre 1382 viveva
Giovanni del Lareso e l'8 ottobre 1388 e il 3 maggio 1404 Gabriele di
Giovanni de Larese partecipa alla formazione dei laudi. Nel 1499 c'è un
Bortolo a Larice; nel 1557 Odorico q. Lucano de Larice; nel 1571 Tommaso
q. Girolamo a Larice. Solo dopo il 1800 nei registri compare la forma
Larese, prima era sempre Larice. I Larice de Santo discendono da un Sante
che il 22 agosto 1757 era già morto.
Soprannomi: Gortigo, Doch, de Santo, S. Caterina, de Carlo, Filon,
Cighiriei, Roia, Cella, Casanova, De Pol, Fece, Chieva, Pollonin, De Sane,
Moro, Riva, de Pasqua, De Tetto, Del Favero, Della Tela.
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Longo - Probabilmente servì prima come soprannome per
persona di statura eccezionalmente alta, poi divenne cognome. Il 20 aprile
1321 Guecellone Longo è fra i cittadini che approvano il laudo del comune
d'Auronzo. Il 7 febbraio 1352 Cadorino de Clisura, figlio di Giovanni
Longo è marigo di S. Lucano e rappresenta Villapiccola nella questione
per le spese della chiesa di S. Lucano; ma ancora il 20 aprile 1321
Guecellone Longo è fra coloro che approvarono il laudo del comune. Il 27
aprile 1484 dimora in Auronzo anche un Giovanni Longo, tedesco di nascita.
Così le famiglie Longo originarie erano due.
Soprannomi: Corona.
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Macchietto - L'8 ottobre 1388 Giovanni di Odorico
Macchietti prende parte alla formazione dei laudi, il 4 maggio 1404 in
simile funzione troviamo Antonio fu Odorico Macheti, laudatore. Il 3
maggio 1433 partecipa alla faula Odorico Machieto. Il 21 luglio 1475
Bartolomeo di Odorico Machieto vende un prato.
Soprannomi: Della Rossa, Pinotto, Riode, Scuola, Tonon, Delle Rode.
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Manaigo - Nel 1363 viveva in Ampezzo di Cadore Giacomo de
Manaigo. Giuseppe Manaigo fu G. B. venne in Auronzo a fare l'orologiaio e
sposò nel 1832 Maria Giustina Macchietto.
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Marini - Pietro Marini di Giovanni da Frosinone venne in
Auronzo quale guardia forestale del bosco di San Marco e nel 1888 sposò
Valentina Zandegiacomo Gilè di Liberale.
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Molin - Prima del 1800 si dicevano del Molin, poi solo
Molin.
Erano le famiglie che esercivano i molini di borgata Pais, posti sul
ruscello scendente da Pian da Barco.
Soprannomi: Colombo, Corvo, Padolin,
Poldedana, Polentina.
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Monti - Dalla famiglia de Plaza di Candide nacque un
Sigismondo nome abbreviato in Zermonte e poi Monte, nome che compare nel
1408 Verso il 1610 il notaio Giacomo de Monte di Andrea da Candide scese
ad Auronzo ad esercitare la professione, qui sposò una Vecellio. I De
Monte o Del Monte poi si dissero Monti, ma in paese sono tuttora detti Del
Monte.
Soprannomi: Cavaler, Fabbro, Fauro, Nia, Peruto, di Sopra, di Sotto.
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Oliverio - Nel 1816 Pietro di G. B. Olivier da Codissago di
Castellavazzo sposò Lucia di Tommaso Larese d'Auronzo e si fermò in
Auronzo. Il soprannome Sacce è dovuto all'incetta che Pietro Olivier
faceva di sacce, cioè di lunghe verghe di nocciolo o di sorbo che
venivano poi mandate a Perarolo e che servivano per legare fra loro le
parti delle zattere dopo essere state torte o ritorte.
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Pais - Viene dal nome di persona Paisio, assai diffuso fin
dal 1200; nel 1439 viveva Gerardus q. Paesii, nel 1492 Bortolo de Pais.
La famiglia Pais Tarsiglia ha origine da una Trasea che nel 1200 dotò
la chiesa di S. Lucano.
Soprannomi: Becher, Tarsila, Marden, de Libera, Libralin, Gabriel,
Golin, Bianco, Bolia, Molin.
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Perin, deriva da Pietro. E' famiglia originaria di Borca,
venne in Auronzo nel 1640 con Pietro e Giorgio de Perin.
Soprannomi: de Jaco.
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Piasentini (prima detto Piasentin) Aurelio, venne in
Auronzo nel 1901 da Vittorio Veneto.
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Rizzardi - Viene dal nome Rizzardo, un tempo tanto diffuso
e da cui proviene anche il cognome Zardus. Rizzardo de Valdaredo era
presente all'approvazione del laudo del 3 maggio 1433, da cui forse
discende Cristoforo Rizzardi presente al laudo del 5 novembre 1459.
Rizzardo de Valdaredo era presente alla formazione del laudo della
regola di Monte Zovo del 1432 e nel 1434 presentò lui, quale marigo della
regola di Zovo, il detto laudo per l'approvazione del vicario del Cadore.
Ancora nel 1600 si diceva de Rizzardo.
Soprannomi: Bolco, Soravia.
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Ronzon Umberto di Dionisio, venne ad Auronzo da Vigo di
Cadore nel 1927 e vi sposò Caterina Monti di Sopra di Antonio.
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Soravia, deriva dal luogo ove sorgeva la casa d'abitazione:
sopra la via. All'approvazione del laudo del 4 maggio 1404 sono presenti
Vecello, Pietro di Riccardo, Ugolino di Francesco de Supra Viam.
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Stabiner Giorgio, giunse in Auronzo dal Tirolo il 7
febbraio 1842.
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Vecellio - Tommaso di Guecello di Pozzale era notaio nel
1269 e morì tra il 1304 e il 1314. E' il progenitore della famiglia del
pittore Tiziano. Girolamo Vecellio prima del 1464 si trasferì ad Auronzo
per esercitarvi il notariato, sorvegliare i suoi possedimenti e come
officiale del comune; era anche l'agente della ditta Pasqualigo di
Venezia, che eserciva la miniera dell'Argentiera e negoziava in legname.
La famiglia Vecellio Galeno deriva da un Michele, medico laureato nel
1667, così bravo da esser paragonato al celebre medico greco.
Soprannomi: Buoite, d'Anna, Galeno, Mattia, Reane, Patìs, Segate,
None, Olivier, del Monego, del Frate, Salto, Bacco, Sai, Santin, Taiarezze,
Mistrotofolo, Orlandelo, Fontana, Mistro Lucio, Oliva, Paradìs, Nanon,
Del Zoto, Orefice, Sampogna.
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Zamberlan: è originaria da Pieve di Cadore, è un ramo
della famiglia Vecellio. Zamberlan deriva da Tamerlano, imperatore dei
Tartari (1336-45). Dopo il 1600 i Vecellio Zamberlan si dissero solo
Zamberlan. Tre Zamberlan furono pievani d'Auronzo, l'ultimo don Nicolò,
lasciò erede dei suoi beni d'Auronzo il nipote Giovanni Zamberlan per cui
questi si trasferì con la famiglia in Auronzo.
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Zandegiacomo - Vuol dire Giovanni di Giacomo; nel 1429 c'è
un Joannes q. Jacobi ser Petri, giurato del comune e che intervenne al
laudo del 5 novembre 1459, morì prima del 14 dicembre 1464.
Soprannomi: Copetin, della Morte, de Zorzi, Nanon, Seidelucio, Gilè,
De Lugan, Sampogna, de Pasqual, Tono, Bonel, Cella, Mistrotofolo,
Orsolina, Todeschin, Marzer, Mistrotione, Mazzon, Riziò, Bianco, Prussia,
Soriziei, Crepe, Pause, Fabbro, Foleto.
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Zardùs viene dal nome Rizzardo (in latino Rizardus) che il
21 marzo 1432 acquistò beni a Cercenà de Ansiaio e nell'atto è detto
Rizardus sive Zardùs. .
Soprannomi: Bacco, de Jaco, Mastelle, Vichiare, Cazite, Levou.
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Zangrando - Vennero a lavorare in Auronzo, da Perarolo,
Angelo nel 1920 e Pietro fu Luigi nel 1926.
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Zuliani, viene dal nome Giuliano. Nel 1535 Giuliano di
Cristoforo, di origine tedesca, è presente a Domegge all'inventario dei
mobili e delle suppellettili della chiesa di S. Giorgio. La famiglia
Zuliani d'Auronzo venne da Domegge nei primi anni del 1800 con Antonio di
Osvaldo, sposatosi con Osvalda Festini di Casamazzagno.
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(*) Il testo è tratto dal libro "AURONZO
DI CADORE - Pagine di storia" di G. Fabbiani, il quale a sua volta
riprese ricerche di Don Piero Da Ronco. Lo stesso Fabbiani scrisse: "Un elenco dei cognomi e notizie sulle
famiglie d'Auronzo le ha pubblicate don Pietro Da Ronco in Sotto l'Ajarnola,
bollettino parrocchiale di S. Giustina d'Auronzo, dal febbraio 1926 e
vengono ripubblicate dal marzo 1963 nello stesso bollettino. Noi abbiamo
trascritto in parte quanto pubblicò don Piero, togliendo, aggiungendo e
aggiornando."
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