Raggiungiamo Pago con il
traghetto da Prizna a Zigljen.
Percorrendo la strada longitudinale che la
attraversa ci rendiamo subito conto della particolarità dell'isola e dei
suoi due volti: la costa nord-est verso la terraferma è ripida, brulla e
arida, frastagliata e rocciosa, di un colore bianco, completamente priva
di vegetazione a causa della bora; la costa sud-ovest è più
pianeggiante, con macchia mediterranea, uliveti, vigneti ed erbe
aromatiche (come la salvia).
Arriviamo a Mandre, dove troviamo un
appartamento con vista sul mare.
Un po' al giorno visitiamo l'isola in
ogni suo angolo, cogliendo il suo paesaggio a volte aspro e affascinante
al tempo stesso.
Percorrendo i suoi rettilinei notiamo i caratteristici
muretti a secco, sorti sia per proteggere i terreni dal vento che per
separare le greggi di pecore dei diversi proprietari.
Restiamo sempre
affascinati dai suoi molteplici contrasti: l'azzurro del cielo e del mare,
il verde della pineta, il bianco della roccia o delle distese di pietre si
alternano continuamente.
L'isola, lunga 63 km, è segnata da due catene
montuose parallele alla costa: nel tratto terminale è racchiusa una
profonda baia con molte insenature. Qui sorge Pago, il capoluogo, che
visitiamo: la cattedrale di S.Maria Assunta, le rovine delle mura, del
castello e di un monastero testimonianza della città vecchia;
caratteristiche le vie perpendicolari alla piazza centrale.
Percorriamo
l'isola da un'estremità all'altra, prima raggiungendo Lun e Tovarnele
verso nord, con i molti ulivi, poi verso sud fino alla terraferma
collegata tramite un ponte.
Non manchiamo di fermarci alla spiaggia bianca
nei pressi di Metajna: il paesaggio sembra irreale … la luce, il bianco
della roccia e della sabbia, la limpidezza dell'acqua, il silenzio ci
conquistano, così come l'intera isola, stupenda perla della Dalmazia.
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